Dopo le due fortunate – e da tempo esaurite – edizioni in formato “coffee table”, il pluripremiato titolo di Armando Castagno “Borgogna – Le vigne della Côte d’Or” torna in una nuova edizione “trade”, assai più agile e maneggevole. I contenuti sono gli stessi, e in qualche caso aggiornati e arricchiti – si tratta di una esaltante cavalcata – scritta senza termini astrusi o gergali, contorsioni verbali e tecnicismi – attraverso i vigneti della Borgogna classica, la loro storia, la loro situazione territoriale, i loro nomi, il carattere autentico del vino che da secoli se ne trae. Quasi 400 monografie e 40 mappe a colori, per quasi 1.000 pagine di sviluppo, affrontano ogni possibile aspetto legato ai diversi “cru” dai quali si ottiene oggi il vino più ricercato e discusso del mondo.
Una prima parte introduttiva, che concerne e dipana i temi generali della questione, prelude alla corposa sezione centrale del volume, 27 dettagliatissimi capitoli comune per comune e vino per vino, dal Marsannay al Maranges passando per denominazioni leggendarie come, tra le altre, Chambertin, Clos de Bèze, Musigny, Clos de Vougeot, Grands-Echézeaux, Romanée-Conti, La Tâche, Corton-Charlemagne e Montrachet. Chiude il volume la mirabolante rassegna delle ultime 118 annate in Borgogna, passate al setaccio e valutate una per una raccontandone l’andamento stagionale e l’esito “in bottiglia”. Impreziosiscono il volume le splendide foto di Andrea Federici, l’introduzione di Fabio Rizzari, la prefazione di Michel Bettane, una bibliografia, un glossario e un (imprescindibile, data la vastità del tema trattato) indice per singolo vigneto. Un testo, in definitiva, raro per qualità di stile e accuratezza d’indagine, che ritorna finalmente disponibile a beneficio dei tanti appassionati di questo luogo del vino mitologico in particolare, e dell’autentica cultura del vino in generale; siamo lieti e orgogliosi di poterlo offrire ai lettori italiani.